Esami diagnostici

La colonscopia: un esame utile per diagnosi e prevenzione

La colonscopia: un esame utile per diagnosi e prevenzione

La colonscopia è un esame strumentale che consente di analizzare l’interno del colon e del retto per individuare tessuti infiammati, lesioni, ulcerazioni, occlusioni o tumori. Oltre che come mezzo diagnostico, la colonscopia è utilizzata anche come attività di prevenzione e di screening per i soggetti a rischio, come chi ha casi di tumori del colon in famiglia, e dopo i 50 anni, quando si rilevano tracce di sangue nelle feci.

Viene eseguito attraverso uno strumento chiamato colonscopio, che è formato da una sonda dal diametro di 11/13 mm dotata di una microcamera.

La preparazione alla colonscopia

Prima di eseguire l’esame è necessario preparare accuratamente l’intestino, attraverso un regime dietetico da cominciare qualche giorno prima e che escluda: verdura, frutta, cereali e farine integrali, succhi di frutta.

Colonscopia - tisana

Il giorno precedente la colonscopia occorre che il paziente osservi una rigida dieta liquida, che può comprendere acqua, brodo di dado, camomilla, tisane, succhi di frutta senza polpa, bevande analcoliche, caffè o tè, dolcificati con zucchero o miele.
Inoltre, se indicato dal medico, dovrà completare la pulizia del colon con uno o più clisteri e con un lassativo. Naturalmente, l’esame si svolgerà a digiuno.

Come si svolge la colonscopia

Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, generalmente sul fianco sinistro, e gli viene somministrato un leggero sedativo.

Il medico provvede quindi ad introdurre il colonscopio nel canale rettale attraverso l’ano ed a guidarlo attraverso il retto fino al colon. Per favorire il percorso della sonda viene introdotta dell’aria nell’intestino in modo da distenderne le pareti e permettere una migliore visione.

Nel corso dell’esame, il medico provvede anche a monitorare i parametri vitali del paziente, come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa e, se lo ritiene necessario, può eseguire una o più biopsie o rimuovere eventuali polipi (piccole escrescenze che si formano sulla parete dell’intestino, normalmente innocue) e cauterizzare le eventuali ferite.
Dato che vengono somministrati dei sedativi, è meglio che il paziente si faccia accompagnare da qualcuno e che non guidi per le dodici ore successive.

Pur non essendo un esame doloroso, la colonscopia può risultare fastidiosa e causare dei crampi (soprattutto a seguito dell’introduzione dell’aria nell’intestino).  Il paziente può provare un senso di gonfiore, la sensazione di dover evacuare e, raramente, si possono presentare vomito, nausea o piccoli sanguinamenti.

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