Esami diagnostici

La Mammografia, strumento di diagnosi e prevenzione

La Mammografia, strumento di diagnosi e prevenzione

La Mammografia è un esame diagnostico effettuato sul seno attraverso i raggi X. Consente di rilevare alterazioni del suo tessuto ed ha un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce del tumore al seno, poiché riesce ad individuare anche anomalie di piccolissime dimensioni (ovvero dal diametro inferiore al centimetro).

La Mammografia viene utilizzata da diversi anni come strumento di screening e di diagnosi precoce. Riuscire a diagnosticare un tumore al senso inferiore a un centimetro significa aumentare le possibilità di una guarigione piena nei cinque anni successivi alla terapia.

Come si svolge la mammografia?

L’esame si svolge in piedi ed, ovviamente, a seno nudo. La mammella viene posizionata su un sostegno e compressa delicatamente tra due piastre, che servono a rendere l’immagine più nitida possibile.

Normalmente si eseguono due rilevazioni per seno, dall’alto e di lato (definite rispettivamente cranio-caudale ed obliqua mediolaterale), in un tempo che di norma non supera i quindici minuti.

Preparazione, rischi e dolore

La mammografia non richiede particolar preparazione. A titolo precauzionale si sconsiglia di usare deodoranti, profumi, talco o creme prima dell’esame perché le microparticelle contenute in tali prodotti potrebbero alterare la qualità dell’immagine.

Trattandosi di un esame che utilizza i raggi X (anche se in minima quantità) si sconsiglia l’esame in gravidanza, a meno di un stringente necessità. Non ci sono invece prescrizioni per le donne in allattamento.

mammografia nastro tumore al seno

Nessuna controindicazione nemmeno per chi porta il pacemaker o il defibrillatore esterno al cuore, anche se è necessario che comunichi al radiologo l’esatta posizione dell’apparecchio.

La mammografia non è dolorosa e non comporta particolari rischi, se non quelli legati all’assorbimento dei raggi X. Il momento ideale per effettuarla è nei primi sette o dieci giorni del ciclo, quando il fastidio per la compressione dei tessuti è minimo. Nella fase premestruale, invece, la tensione mammaria può aumentare il disagio.

La mammografia come strumento di prevenzione

In mancanza di specifici fattori di rischio (come un tumore precedente, un’alta incidenza familiare) l’esame può essere effettuato ogni 12/18 mesi dalle donne comprese nella fascia di età tra i 40 ed i 49 anni, ogni 24 mesi per quelle tra 50 e 69 anni. Dopo i 70 anni la frequenza aumenta a un esame ogni 12 mesi, sia perché l’incidenza del cancro alla mammella aumenta e sia perché la minore consistenza del tessuto mammario rende l’esame estremamente accurato.

Per le donne tra i 35 ed i 40 anni, invece, la precisione dell’esame è piuttosto bassa a causa della particolare densità del seno e spesso si preferisce utilizzare l’ecografia mammaria.

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